GLI HAIKU ED I QUADRI
Ogni Haiku presente in questa mostra è stato ispirato da un quadro. Non sempre l'Haiku è strettamente legato al titolo dell'opera, bensì esprime emozioni o sensazioni suscitate nel poeta dalla percezione del movimento o addirittura dalla suggestione cromatica.
Ogni artista di questa mostra, pittrice o poetessa è stata mossa dalla propria ispirazione senza una “collaborazione” od “influenza” dell'altra. La mostra è stata “solo” la fusione raffinata di tre artiste, dove ognuna ha mantenuto la propria ispirazione e la propria forma: tre donne, tre caratteri, tre età, tre modi di essere, tre stili artistici, ma un' unica grande passione: l'amore per l'arte come espressione dell'essere.
COS' E' UN HAIKU
E' un componimento poetico nato nel XVII secolo in Giappone, costituito da tre versi: cinque, sette ed ancora cinque sillabe.
Questa forma di poesia ammette una donazione di sillaba tra un verso e l'altro come licenza poetica, per esempio non solo 5,7,5 ma anche 5,6,6 o 5,8,4 eccetera.
L'Haiku è una poesia dai toni semplici, senza alcun titolo, che richiede una grande sintesi di pensiero e di immagine proprio per l'estrema brevità del componimento.
La mancanza di nessi evidenti tra i versi lascia spazio a suggestioni, immagini, sensazioni, quasi come una traccia che invita il lettore a completarla.
All'interno dell'Haiku è sempre presente un riferimento alla natura ed un riferimento esplicito, od implicito, alle stagioni.
Nella letteratura giapponese, gli Haiku rappresentano una parte molto importante e caratteristica dell'essenza più profonda della cultura nipponica.
La condizione alla base di questo tipo di poesia è la convinzione dell'inadeguatezza del linguaggio, rispetto al compito di testimoniare la verità. C'è molta cultura Zen alla base della poesia Haiku, il cui intento è quello di ricondurre il linguaggio alla sua essenza pura, ovvero alla sua nudità.
Nessuna manifestazione del reale, neppure la più semplice, sfugge ai Maestri di Haiku: in ogni cosa è l'energia vitale a svelarsi alla mente, se questa è scevra da schemi e pregiudizi, dalle proprie abitudini e dai limiti del razionale.
E poiché l'energia vitale è movimento anche l'Haiku, seppure nella sua semplicità, permette a questo movimento di esprimersi attraverso le sillabe e di esprimere a sua volta la comunione, l'esigenza dell'uomo di essere tutt'uno con la natura.
Anche se veicolo di questa comunione, l'Haiku, però, non diventa mai semplice descrizione realistica ma va sempre interpretato come testimonianza di una visione, che va appunto oltre gli schemi di cui sopra.
Esistono almeno due modi di scrivere Haiku che danno vita a due stili diversi.
Il primo stile è caratterizzato dal fatto che uno dei tre versi introduce un argomento, che viene ampliato e concluso negli altri due.
Il secondo stile produce Haiku che trattano due argomenti diversi messi fra loro in opposizione o in armonia. Questo secondo stile può attuarsi con due modalità: il primo verso introduce un argomento, il secondo lo amplia e lo approfondisce, il terzo verso produce un'opposizione di contenuto, un capovolgimento semantico che in qualche modo ha però relazione con il primo argomento. Questo sbalzo semantico può anche essere sottilissimo.
Ma potrebbe anche essere che il primo verso presenti un argomento, e sono i due versi successivi che, introducendone uno nuovo, lo mettano in relazione con quello trattato nel primo verso (in opposizione o in armonia).
Cimentarsi con gli Haiku significa osservare il mondo con occhio attento. Costringe a liberarsi dalle sovrastrutture, dalle parole inutili e superflue, da tutti i concetti che contemporaneamente si affollano attorno ad un evento, ad una esperienza, ad una sensazione.
Ci spinge a "guardare" e soprattutto a "cogliere" l'essenza di un accadimento di cui siamo testimoni, la sostanza di una esperienza, il centro di una emozione.
L' Haiku è considerato un componimento intellettuale, ermetico, introspettivo ed intenso.
L'Haiku non va letto, ma va ascoltato ed assaporato.
(Cristiana Scoppetta)
